Camminare? Meglio del jogging
di Redazione InformaSalus.it
Camminare? Meglio del jogging
Camminare o correre? Camminare a passo veloce fa bene a cuore e arterie, ma anche per articolazioni e colonna vertebrale: a differenza di altri metodi, come per esempio il jogging, la camminata infatti non risulta stressante per l’apparato muscolo-scheletrico. È quanto sostiene un nuovo studio pubblicato sulla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori americani del NIH/National Heart, Lung, and Blood Institute, coordinati dal dottor Paul Williams, che hanno confrontato gli effetti del camminare con quelli del jogging sul rischio cardiovascolare. Per far ciò hanno coinvolto 33mila camminatori e 15mila corridori.
Dalla ricerca è emerso che sia la camminata a passo svelto che il jogging sono benefici. Tuttavia, per quanto riguarda la riduzione del rischio cardiovascolare e altre malattie come diabete, colesterolo alto, ipertensione la camminata, rispetto al jogging o alla corsa, comporta maggiori benefici.
Fonte:
www.informasalus.it/it/articoli/camminare-jogging.phpDAL CORRIERE DELLA SERA:
Camminata veloce: una «cura» per proteggere la retina.
L’attività aerobica ha un effetto protettivo sui fotorecettori e potrebbe essere utile per ritardare la perdita della vista.
L’esercizio fisico fa bene davvero a tutto, anche alla salute degli occhi. Per la prima volta uno studio americano ha dimostrato che una moderata attività aerobica protegge la retina dalla degenerazione senile. La ricerca, condotta al VA Center for Visual and Neurocognitive Rehabilitation e alla Emory University di Atlanta è pubblicata sull’ultimo numero del Journal of Neuroscience. «I risultati - ha commentato uno degli autori, Machelle Pardue - suggeriscono l’utilità di programmi di esercizi fisici personalizzati nel trattamento delle malattie degenerative retiniche. In futuro l’attività fisica potrebbe essere prescritta dagli oftalmologi come intervento a basso costo per ritardare la perdita della vista».
CECITÀ - La degenerazione maculare senile è una delle principali cause di cecità nell’anziano ed è provocata dalla morte di neuroni specializzati della retina, chiamati fotorecettori, che sono sensibili alla luce. Così i ricercatori hanno voluto verificare se l’esercizio fisico poteva avere un effetto protettivo anche su queste cellule nervose, come è dimostrato avere in altre malattie neurodegenerative, e hanno condotto una serie di esperimenti in laboratorio. Hanno istruito i topi a correre su un tapis roulant un’ora al giorno, cinque giorni alla settimana, per due settimane. Successivamente hanno esposto gli animali a una luce intensa capace di danneggiare la retina (è un modello di degenerazione retinica che si usa di frequente) e per altre due settimane li hanno sottoposti a...
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